Come ridurre il “fattore C” nel travaglio, nel parto, nel dopo nascita.

Quando è solo questione di fortuna?

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Nei percorsi di accompagnamento alla nascita che propongo parlo spesso di come sia possibile ridurre il cosiddetto "fattore c", o detto più chiaramente, come arrivare al travaglio, al parto e all’allattamento con una consapevolezza tale da evitare che molte cose dipendano dal… caso.

Come in tutte le situazioni un pizzico di fortuna oltre tutti i preparativi certamente aiuta, ma possiamo fare in modo che diventi una quota davvero esigua nel percorso per diventare genitori.

Se pensiamo a quanta energia, tempo e denaro impieghiamo per scegliere un'auto, una casa, una vacanza...

e magari per la nascita di nostro figlio ci affidiamo alla fortuna:

  • speriamo non ci siano troppe donne in travaglio insieme a me...

  • speriamo di trovare l'ostetrica giusta...

  • speriamo che il travaglio non duri troppo...

  • speriamo di non urlare troppo, non vorrei fare brutta figura...

  • speriamo di non avere troppo dolore...

  • speriamo mi facciano l'epidurale...

  • speriamo che mi lascino il bambino in camera...

  • speriamo che tengano il bambino al nido...

  • speriamo che arrivi il latte...

  • speriamo che dorma...

  • speriamo che non pianga troppo...

  • speriamo che...

Una buona preparazione alla nascita non può garantire un'esperienza idilliaca, ma sicuramente ti mette nelle condizioni di sapere, sentire, scegliere e viverla al meglio, qualsiasi evenienza si verifichi.


Il primo step è l’informazione.

Informarsi sui processi fisiologici che avvengono durante il travaglio e il parto.

Approfondire le cause del tanto temuto dolore per comprenderlo, accoglierlo e superarlo.


Il secondo step è la consapevolezza.

Conoscersi meglio, dare voce alle paure, ai dubbi, ai giudizi, alle regole non scritte che ci portiamo dentro. 

Esplorare la relazione con noi stesse, nella coppia, nella famiglia allargata.

Sentire cosa ci ispira più tranquillità e protezione.


Il terzo step è concretizzare.

Compiere scelte frutto di valutazioni, pensieri, sensazioni e agire per renderci protagonisti e non subire eventuali decisioni altrui.

Uscire dal “fanno tutti così” e prepararsi a vivere pienamente l’esperienza. Sarà comunque la migliore possibile per noi! E con un senso di soddisfazione derivante dall’assunzione di responsabilità.


Il quarto step è… viversela!

Non esiste scelta senza consapevolezza, non esiste consapevolezza senza informazione.


Questo processo è presente in tutti gli aspetti della nostra vita e per l’intero percorso nascita, dalla gravidanza, al parto, all’allattamento e alla cura dei nostri figli. 


Senti di avere questo potere? Puoi esprimerlo liberamente?

Di cosa hai bisogno per contattarlo, per focalizzarlo, per realizzarlo?

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