Le storie dell’orrore, come difendersi

e preservare la propria serenità in gravidanza (e dopo)

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Non so se ti sia mai capitato, ma un’esperienza importante con cui le donne in attesa devono fare i conti sono le "storie dell'orrore".

Pare che davanti a una donna incinta chiunque si senta in diritto di raccontare le disavventure o peggio le disgrazie proprie o di altri, argomentando, dando giudizi e consigli non richiesti.

Tralascio i particolari, appunto per non dare seguito alla narrazione negativa, ma molto del nostro immaginario purtroppo attinge dai miti, da sentiti dire, dai racconti che in qualche modo “agganciano” le paure che ciascuna di noi ha (e la paura non è un sentimento da evitare, ma da trattare con cura). Il risultato può essere quello di alimentare un distacco, una sfiducia verso la fisiologia e le proprie risorse e capacità di vivere un buon travaglio e un buon parto.

Tutto l'opposto di cui ha bisogno una donna in gravidanza!

Se ti capita una situazione simile, potresti

  • cercare di ignorare ciò che ti viene raccontato lasciando esaurire il discorso (purtroppo è molto difficile e rischioso con individui logorroici),

  • far presente gentilmente che in questo periodo ti stai prendendo cura di una persona che cresce dentro di te, che il tuo compito è proteggerla dalle invasioni esterne e che non è utile a nessuno concentrarsi su esperienze negative di altri, augurando ogni bene (e magari una terapia adatta!) a chi ti sta parlando.

La sensibilità amplificata di una donna in gravidanza e nel dopo parto serve a rispondere meglio ai propri bisogni e a quelli del bebé, non certo a prendersi cura di adulti che probabilmente devono ancora superare i loro vissuti difficili…

Preserva questa tua sensibilità anche rispetto a telegiornali o programmi/visioni ansiogene, ne va della tua e vostra serenità interiore!

Dedica piuttosto la tua attenzione ai racconti di esperienze positive; un libro che consiglio sempre è “La gioia del parto” di Ina May Gaskin: una carrellata di dati scientifici ed esperienze che vanno a nutrire la fiducia in se stesse, di questo c’è un grande bisogno!

Ti è mai capitato di trovarti a disagio parlando con altre persone di travaglio, parto, allattamento?

Quali sono stati gli effetti su di te? Quali strategie metti in atto in situazioni simili?

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